Un maxipull con le spalline, comprato in un momento di pieno delirio anni 80, o piuttosto una blusa color senape, che fa splendere le occhiaie come neanche un mese filato d’insonnia, o ancora quel pantalone a pinocchietto che semmai dovesse tornare di moda…
Molti esperti del settore, stylist, fashion blogger e opinionisti vari, consigliano sempre di fare un bel repulisti, e a volte effettivamente, il confine tra vintage e vetusto è davvero molto labile. Tuttavia, virtus in medio stat, quindi, il mio consiglio è di tirar fuori, a rotazione, qualche capo d’annata, e mescolarlo a cose più attuali. Tutto questo conferirà uno stile personale, lontano dalle banali omologazioni che i media propinano ad oltranza, e darà di sicuro un certo sospiro di sollievo al portafogli!
Ecco 5 capi che sarebbe cosa buona, giusta e soprattutto utile, ripescare dall’armadio:
–camicetta/gonna in pizzo. Ovviamente non sto parlando dell’ultimo modello di Dolce&Gabbana (perfetto in tutti i modi in tutti i luoghi in tutti i laghi), ma di quel capo, che avete comprato un bel po’ di tempo fa, senza troppa cognizione di causa, e che se ne sta lì paziente, aspettando di essere preso in considerazione. Abbinatelo a qualcosa di estremamente casual, in netto contrasto. Ad esempio una skirt in pizzo macramé con un pull dal mood sportivo. Una camicetta invece, sarà perfetta se indossata su una shirt basica in un colore a contrasto, jeans e tacco stiletto.
–Cintura. Diciamo la verità, se è pur vero che la moda è ciclica, ogni volta le RI-proposte, hanno sempre quel tocco che le differenzia, e ci fanno venir voglia di buttare il vecchio per comprare il nuovo. Fateci caso. Si tratta, per la maggior parte delle volte, di un piccolo particolare, messo lì apposta nel tentativo di farci sentire inadeguate col nostro “vecchio” capo d’annata. Esempio lampante: le cinture griffate con o senza monogrammi. Tante di noi le hanno comprate e indossate come fossero chissà quale status symbol. Oggi ritornano prepotentemente alla ribalta (modestamente lo prevedevo da tempo), ma con ad esempio, come nel caso di una notissima maison italiana, la fibbia con il logo invertito. E tutte lì a comprare la nuova cintura!
Vi prego, non fatelo. Nel senso, non cadete in queste trappole. Tirate fuori la vostra cintura (tutti i consigli per indossarla al meglio li trovate QUI) e divertitevi ad abbinarla in modo inusuale! Io amo molto indossare quelle più basiche e sportive, con abiti di ispirazione vintage.
–Scarpe. Come sopra. Stesso criterio. Va però detto che ci sono dei modelli, sfornati negli anni, di cui, oggettivamente si può e si dovrebbe fare allegramente a meno! Tuttavia uno stivaletto con un tacco doppio e la punta leggermente quadrata, può diventare il pezzo attorno al quale far ruotare una serie di capi più attuali e arricchire così l’immagine finale di brio e personalità.
–Jeans. Ecco il capo che, se valorizza la nostra fisicità, indipendentemente dalla moda e dal trend del momento, non andrebbe mai buttato. Abbinatelo ad una blusa particolare, un blazer dalla linea maschile e, a seconda della lunghezza, ad uno stiletto o una stringata. Una collana lunga con un bel ciondolo importante, una piccola borsa a tracolla, e il gioco è fatto!
–Spolverino. Sì mi riferisco a quei trench lunghi, ampi, magari in un colore improbabile o particolarmente appariscente. Accostateli agli abiti da sera. Osate. Belli anche sui completi maschili, sulle midi skirt, e un pochino più scontati, ma sempre di grande effetto, sui vostri jeans preferiti!
In conclusione…
“Chi trova una (brava) sarta, trova un tesoro”! Ebbene, cercatela, scovatela e tenetevela stretta! Qualsiasi capo con le giuste modifiche potrà tornare a nuova vita, ma di questo ne parliamo la prossima volta…
Love.
Dea.
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Foto copertina Matteo Anatrella