Il momento in cui si abbassano le luci e il vociare degli invitati, quell’attimo di buio e il primo abito in passerella. Ecco il mio tempo fermo.
Le movenze delle indossatrici, l’incantevole fruscio degli abiti, i bagliori delle applicazioni, le pietre preziose, i pizzi, i ricami, il perfetto candore di un abito da sposa, promessa di amore e condivisione, tutto questo per me è stato Hera.
Ho trascorso giorni in una location fantastica e suggestiva, il Museo Ferroviario di Pietrarsa, immersa tra abiti da sogno, cene di gala, opere d’arte e design, ho incontrato amici, stilisti d’eccezione e nuovi talenti, ho riempito il mio sguardo di grazia e bellezza.
Ho avuto anche il piacere di conoscere e intervistare Pasquale Esposito, responsabile dell’Accademia della Moda, che mi ha svelato per voi un po’ di dritte e consigli sulle nuove collezioni, e qualche segreto per le future spose… leggete qui:
– Quali sono gli eventi di moda che vedremo ad Hera Wedding Style Week?
-Tanti gli appuntamenti e ognuno diverso dall’altro, Da Michela Elite affiancata dall’architetto dei sogni Angelo Garini con uno show che mette insieme due forme d’arte moda e danza, Vanitas che presenta la sua collezione dal nome Red Carpet, Mattia Pisano con una collezione metropolitana, Bruno Caruso presenterà una preview elegante e raffinata per poi arrivare all’ultimo giorno dove vedremo Salvatore Pappacena giovane stilista con grande talento e Atelier Signore con i suoi abiti e quelli dei ragazzi selezionati per il contest L’Amore cucito addosso.
-Quali trend hanno ispirato le nuove collezioni che vedremo sfilare ad HERA?
-Ogni atelier ad Hera ha portato la sua storia cercando di raccontarla in una location che è punto focale non soltanto della storia campana ma dell’Italia tutta, tra i treni del museo Pietrarsa, dunque un viaggio tra gli stili retrò, metropolitani, tradizionali senza perdere di vista la sartorialità e l’eleganza che da sempre contraddistingue la moda napoletana.
-Quale mood respireremo nella prossima stagione?
-L’eleganza e le linee semplici faranno da padrone senza perdere di vista la raffinatezza dei tessuti che rendono ogni abito unico.
-3 dritte per le lettrici, per scegliere l’abito giusto.
-L’abito da sposa deve rispecchiare la personalità della donna che lo indossa, quel giorno deve sentirsi a suo agio, deve sentirsi comoda e fiera di indossare il vestito scelto e proporzionato alle sue misure… non possiamo far indossare un abito a palloncino ad una donna minuta.
-Cambio d’abito al matrimonio, si/no, e perché?
-Ci sono correnti di pensiero diverse, personalmente sono per il No, l’abito da sposa deve essere vissuto fino alla fine, è l’unico giorno in cui verrà indossato.
-Cosa rende elegante una sposa?
-Un bell’abito, magari sartoriale con tessuti pregiati aiuta, l’eleganza dell’anima farà il resto.
-Quali sono le nuove proposte per lo sposo nelle collezioni ad HERA?
-Uno sposo diverso, anche lo sposo vuole farsi notare il giorno delle nozze con giacche broccate, abiti bianchi, ma non manca lo sposo tradizionale e che forse ci piace di più.
-Al di là delle mode, delle tendenze, cosa dovrebbe caratterizzare un abito da sposa? Qual è il tocco in più che fa di un abito da sposa L’ABITO da sposa?
-Ogni abito ha la sua storia, se si pensa alle tante ore che occorrono per realizzare a mano un abito, per cucire ogni applicazione, i ricami, le prove per poi vederlo indossare, allora potremmo dire che ogni abito è degno di essere tale, la sposa sicuramente farà di quell’abito qualcosa di magico.
All’interno della kermesse grande rilevanza ha avuto il contest “The Young Designers Bridal Awards: L’amore cucito addosso”, voluto e sostenuto sostenuto da Atelier Signore, ormai un’autorità nel settore Bridal.
-In cosa si sono contraddistinti gli stilisti emergenti che hanno partecipato al concorso?
-Idee, coraggio, sperimentazione, voglia di fare, passione… tutto ciò che uno stilista non dovrebbe mai perdere.
-Quali linee e soprattutto quali tessuti sono stati maggiormente utilizzati dai nuovi talenti?
-C’è di tutto, linee semplici ma anche costruite, leggerezza e rigidità, trasparenze, pizzi, tulle e qualche sorpresa che non posso svelare.
-Nuove leve: Designer o Couturier?
-Le nuove leve sono sempre più Designer, ma l’uno non esclude l’altro, anzi può essere solo un connubio vincente.
-3 aggettivi per definire gli stilisti emergenti.
-Geniali, passionali, e una ricchezza per il futuro della moda italiana.
Vince il contest Miriana Ricci, con una creazione raffinata, in perfetto connubio tra una linea classica sempre però rivisitata e moderna.
Ecco amiche mie, il resoconto di un evento davvero speciale al quale è stata davvero una gioia partecipare.
Un ringraziamento a Pasquale Esposito, per la sua gentilezza e disponibilità, e a tutto lo staff che ha voluto e organizzato con tanta passione e professionalità, una manifestazione tanto ricca e impegnativa.
Special Thanks a Carla Travierso, per avermi coinvolta, ancora una volta, in un progetto così prestigioso.
Special Thanks a Gaya Woman per aver curato i miei outfits durante queste splendide serate, e ad Emanuele Sammarruco hairstylist, per la sua professionalità e gentilezza d’animo.