Le 3 del pomeriggio di un mercoledì di metà luglio.
Afa, caldo e sudore sulla pelle. Quei pomeriggi in cui è facile cadere in un sonno denso e assoluto, dal quale riprendersi diventa un’impresa titanica. Apro gli occhi a fatica, in un limbo allucinogeno che non mi fa capire bene se sto ancora dormendo, con la bocca arsa e gli arti pesanti. Ti vedo, sei lì, sorridente, appoggiato allo stipite della porta, le braccia conserte e i tuoi jeans sdruciti. -Ho fatto un sogno. Eravamo in campagna. Non capirò mai la tua caparbissima intenzione di portarmi in campagna. Anche nei sogni continui a portarmici eppure lo sai, io in campagna non-ci-voglio-andare. C’è il verde. C’è il verde in campagna. Lo sai che mi disturba. Io sto al verde come il diavolo all’acqua Santa. C’era odore di grano, tutte le cicale dell’universo dovevano essersi date appuntamento. La bellezza accecante del nulla, e poi terra, terra arida e secca, come certi angoli remoti della mia memoria stanca. La tua mano, mi teneva sicura, e i tuoi occhi, come sempre posati su di me. Avevo una borsa. Bellissima, era di Fendi.
No aspetta… era mia, solo che era firmata Fendi… capisci cosa intendo no…
Continuando a sorridermi, senza dire una parola, in qualche modo scivoli accanto a me e sfili via la mia camicetta, ormai madida. In un attimo sono braccia che stringono, mani che torturano, labbra che sfiorano.
Sento ancora l’odore del grano, il calore si fa più intenso e per un po’ continuo a sognare.
Fermo immagine
My outfit: Pants&Blazer Zara – Top Zara – Sneakers Converse All Star – Bag Fendi – Sunglasses Fendi
Special thanks mama casa in campagna, per averci permesso di realizzare questo fantastico shooting nella sua bellissima location.
Photo Matteo Anatrella