Io una cosa l’ho capita bene. Quando decidi di viaggiare, e vuoi alleggerire il tuo bagaglio, la prima cosa di cui devi disfarti sono i tuoi pregiudizi. Berlino, per me, ha vinto.
Contro ogni mia previsione, contro ogni mia perplessità o presunzione, Berlino come un cavaliere impavido e sfrontato, mi ha conquistata in un baleno.
Giovedì 28 marzo. Io e Matteo, mio compagno di avventura e di fotografia anche in questo viaggio, arriviamo a Berlino intorno alle 11.00, insolitamente presto rispetto alle nostre abitudini (non amo particolarmente le faticose partenze mattutine). Il cielo è grigio, l’aria decisamente pungente, ma nulla può influire sul mio buonumore, tipico di quando raggiungo un nuovo posto da visitare. Raggiungiamo il nostro hotel in una quarantina di minuti, con grande facilità, grazie alla metropolitana. Adoro guardare scorrere velocemente il paesaggio sotto i miei occhi (la linea della metro è quasi interamente scoperta), così diverso da quello a cui sono normalmente abituata… non è forse questo l’aspetto più interessante dei viaggi?
L’Hotel.
Qualche mese fa sono stata gentilmente invitata a trascorrere qualche giorno al Ku’damm 101, hotel situato a Kurfürstendamm, a Berlino. Un hotel di design strepitoso.
Unico hotel in Germania strutturato sulla base dei colori e sui principi di progettazione del mentore Bauhaus Le Corbusier.
Soli materiali sostenibili e sofisticate combinazioni di colori, rendono piacevolissimo e rilassante il trattenersi nei vari spazi comuni e privati.
Uno staff giovane, professionale, sorridente e super energico, sempre pronto a soddisfare le richieste degli ospiti, mi ha coccolata amabilmente durante tutta la mia permanenza.
Il Ku’damm 101 è un’oasi di benessere per corpo e mente, al mattino si può godere di una ricca e prelibata prima colazione, gustata ammirando la città, dall’alto di uno splendido terrazzo panoramico. Delizioso anche il giardino, progettato da un team d’architetti d’eccezione, dove nelle giornate di sole, è veramente un piacere potersi intrattenere.
Appena arrivati, dopo una rapida rinfrescata siamo subito usciti alla scoperta di Berlino, città che Matteo già conosceva, mentre io avevo davanti a me, tutto un nuovo mondo da scoprire.
Ci fermiamo a mangiare rapidamente un boccone in un fastfood, e ovviamente non posso fare a meno di assaggiare il mitico Brezel, di cui m’innamoro… al primo morso! Una passeggiata alla scoperta di questo quartiere, ricco di negozi, resto sorpresa dalla vastità delle strade, dei marciapiedi che rispetto ai nostri sono esattamente il triplo, una sensazione di respiro ampio e innovazione mi abbraccia completamente. Rientriamo in hotel e approfittiamo per scattare subito qualche foto prima di prepararci ed uscire nuovamente.
Matteo è super concentrato e sempre “sul pezzo”, per cui ogni scorcio, ogni angolo, ogni gioco di luce è l’occasione per uno scatto, intanto a me viene di nuovo fame ed in un battibaleno è già ora di cena!
Ci fermiamo a pochi passi dal nostro hotel, al Block House, e lì conosciamo una simpaticissima signora che serve ai tavoli, molto amante dell’Italia e soprattutto molto sorridente… ma chi l’ha detto che i tedeschi sono un popolo chiuso?
Sulla via del rientro ci fermiamo diverse volte per rubare ancora attimi a questa città così sorprendente, e poi dritti a nanna che domani abbiamo la sveglia presto. Venerdì 29 marzo. La giornata non poteva cominciare meglio. La mia suite, meravigliosa, ha un’intera parete di enormi vetrate sulla città, e io resto incantata per un po’ a godermi il panorama. Il cielo è grigio, l’atmosfera come sospesa. La mente viaggia, ripercorre momenti bellissimi e lontani nel tempo, mi riporta quasi gli stessi sapori, gli odori di carezze lontane e dolcissime… su su andiamo a fare colazione che stamattina non abbiamo tempo per il romanticismo!
Una colazione luculliana ci aspetta all’ultimo piano del Ku’Damm101. Io come sempre mi diletto con pancakes, crepes e cappuccino, e lascio a Matteo i sapori decisamente più decisi di uova, bacon e i celeberrimi wurstel teutonici.
Prima tappa della giornata Alexanderplatz. Il tempo non è dei migliori, fa decisamente freddino, ma non ci lasciamo certo scoraggiare. Berlino è una città davvero interessante, architettonicamente così ricca di spunti e suggestioni, io ne resto continuamente incantata. Il mio compagno di viaggio vince la mia riluttanza e mi convince ad una passeggiata in battello, fondamentalmente incoraggiandomi e patteggiando con un brezel e una birra. Sfidiamo così il freddo e attraversiamo parte della città cogliendone ancora una prospettiva diversa, sempre interessante e ricca di spunti fotografici. Restiamo tutto il giorno a spasso, e rientriamo in hotel giusto in tempo per una doccia e un po’ di relax.
Scegliamo di cenare in un ristorante tipicamente Berlinese, Haus der 100 Biere, e ahimè la scelta non si rivela tra le più azzeccate. A parte le 100 varietà di birre, devo ammettere di non essere rimasta particolarmente colpita dalla cucina locale, dai sapori troppo forti e troppo decisi per il mio palato.
Rientriamo in hotel ormai in tarda serata e termina così il nostro secondo giorno di viaggio.
Sabato 30 marzo.
Una bellissima sorpresa inaugura la nostra giornata, sole fantastico e temperatura mite… è arrivata la primavera!
Dopo aver ammirato il panorama dalla bellissima terrazza del Ku’damm101, approfittiamo innanzitutto della bella luce per scattare qualche foto outfit nei pressi dell’hotel, e poi per andarcene in giro con un fantastico scooter elettrico, Minimoto, messo a nostra disposizione dall’hotel.
Trascorriamo così una giornata divertente e spensierata, e soprattutto grazie a Minimoto, ci spostiamo rapidamente da una zona all’altra della città, potendo così sfruttare ogni minuto senza i soliti tempi morti, che solitamente si perdono tra uno spostamento e l’altro.
Prima tappa della giornata, la celebre Porta di Brandeburgo, che è il simbolo principe di Berlino. A pochi passi il monumento commemorativo dedicato agli ebrei d’Europa vittime dell’Olocausto, 2711 blocchi di cemento rettangolari creano un effetto di grandissima intensità ed emozione.
Ci spostiamo poi lungo Mühlenstraße, dove ci sono i pezzi del Muro per un tratto di circa 1,3 km. Qui artisti provenienti da tutto il mondo hanno voluto lasciare una loro testimonianza creando tantissimi suggestivi murales. Indubbiamente in queste zone si percepisce ancora l’immensa sofferenza che questa terra ha dovuto subire, e non si può certo restarne indifferenti.
Stessa sensazione al Checkpoint Charlie, anche se ormai questa zona è talmente turistica che onestamente si perde un po’ la percezione emotiva, e quasi sembra di essere immersi in un set cinematografico.Domenica 31 marzo.
Dopo una ricca colazione in hotel, mi concedo qualche momento tutto per me, in assoluto relax, nella mia esclusivissima suite, per poi dedicare l’intera mattinata agli scatti outfit, e dirigerci in zona Posdamm. Qui un centro commerciale architettonicamente strabiliante, negozi e shopping a volontà, in un’unica parola… finalmente! Dai brand di lusso, fino alle grandi catene low cost, io mi diverto e mi rilasso curiosando tra i negozi mentre Matteo ne approfitta per continuare a scattare tutto quanto colpisce il suo estro. Trascorriamo così quest’ultima nostra giornata Berlinese, quasi sempre col naso all’insù, ammirando questa città così fortemente emozionante ed evocativa, ricca, ricchissima di spunti, di storia, d’arte, di fermento e nuove tendenze.
Lunedì 1 aprile.
Quello che da principio sembrava essere un pesce d’aprile, si è rivelato un piccolo intoppo che ha cambiato rapidamente i nostri piani, vanificando così il mio ultimo desiderio di shopping sfrenato: uno sciopero generale di tutti i mezzi di trasporto, ha paralizzato l’intera città. Quindi, armi e bagagli, non ci resta che prendere un taxi e raggiungere faticosamente l’aeroporto, mantenendo così la ferma intenzione di tornare prestissimo in questa città meravigliosa, che ha davvero troppo, troppo, troppo da vedere e da ammirare in soli 4 giorni.
Auf wiedersehen!
Ringrazio di vero cuore l’hotel Ku’damm 101, per avermi ospitata, con tanta premura ed attenzione.
Grazie come sempre a chi si prende cura della mia immagine:
Matteo Anatrella, eccezionale fotografo e mio compagno di viaggio e d’avventura.
Dessange Napoli, meravigliosi e attentissimi hairstylist.
HM Makeup Italy unici nel creare makeup che mi fanno sentire ogni giorno più carina.
Insieme è meglio.
Love.
Dea.