Martedì 21 novembre, un quarto alle 21.00
-Io non sono innamorato di te, ma mi piaci un casino. Mi piaci troppo. Adoro il tuo sorriso, impazzisco per il tuo profumo, accarezzarti mi riempie di brividi, trovo che tu abbia le mani più eleganti che io abbia mai visto, un’intelligenza acuta, un’ironia sottile e poi, poi sei decisamente fuori dal comune. Ecco.
Abbiamo camminato a lungo, in silenzio. Come se queste parole avessero fatto da spartiacque, ferme, immobili, assolute, tra un prima e un dopo. Abbiamo camminato lungo il fiume, con una leggera brezza che ci confermava ad ogni passo l’arrivo dell’autunno. Mi sono stretta a lui, e il mio cuore ha sentito un sottile e profondo senso di sollievo. Quasi un soffio di una sussurata, suggerita libertà. Nessun bisogno di dire, sottolineare, chiarire. Nessun bisogno di volere. Né di desiderare. O chiedere. O cercare. Non lo so se è un accontentarsi tutto ciò. La realtà è che, a volte, basta. Oggi basta. Ci sono momenti della vita in cui premere sull’accelleratore non fa bene, non serve, non aiuta. Ci sono momenti in cui, hai solo bisogno di sentirti bella, e apprezzata, e viva, senza troppe iperboli o giri di parole, senza psicodrammi o emozioni deliranti. Perché ogni tanto noi donne tendiamo a dimenticarci quanto valiamo. Ogni tanto, prese e comprese dai grandi sentimenti, dalle paure, dalle insicurezze, ci pieghiamo, o ci facciamo piegare, dimenticandoci che l’unica cosa vera, e importante, siamo noi. Noi stesse. Pregi, difetti, fobie, ansie e meravigliosi voli dell’anima. E qualche volta abbiamo bisogno di qualcuno che ce lo ricordi. È semplice. È tutto qui.
-Rientriamo che ho freddo. Vuoi?
Fermo immagine
My outfit: Jacket Paccio – Shirt Adidas – Skirt Rue45 – Boots Bata – Bag Chanel – Sunglasses Optical Thomas (a Napoli in Piazza Italia, 32/33)
Photo Matteo Anatrella