Dai tempi di sempre combatto la mia personale battaglia contro l’ovvietà che vuole la perfetta coincidenza di una donna ben vestita con una donna griffata. Come se indossare una serie di firme ci garantisse stile ed eleganza. Provate a pensare a Beyoncé ricoperta di LV e fatevi la vostra riflessione. Dai tempi di sempre combatto la mia personale battaglia contro la comunissima opinione che l’eleganza è innata. NON È VERO. Lo scrivo maiuscolo magari sono più incisiva. L’eleganza s’impara. Certo ci sono creature elette, con una certa attitude, basta pensare all’iconica Audrey, ma quante Audrey sono esistite? Se così fosse le donne eleganti si conterebbero sulle dita di una mano e invece, Deo Gratia, ce ne sono molte. Quello che ho imparato negli anni, è che la parola eleganza fa rima con modestia, nella sua accezione più nobile, fa rima con gentilezza d’animo e modi, fa rima con educazione sentimentale. Soltanto in secondo step arrivano i vestiti. E le borse. E le scarpe.
Quindi amiche mie, curate il vostro animo, riempite il vostro sguardo di grazia e bellezza e farete la differenza. Fidatevi di me.
Love.
Dea.
My outfit: Dress Imperial – Blazer Zara – Shoes Marc Ellis – Bag Balenciaga – Sunglasses Chanel
Un ringraziamento speciale a Gaya Woman (a Napoli in via A.Scarlatti,43 e Via M.Piscicelli,106) per questo splendido outfit che ho avuto il piacere d’indossare nella mia seconda giornata della MFW.
Special thanks a Bottega Ghiotta (a Milano, in Piazza Diaz 6 e Corso Sempione 5) per avermi ospitata con tanta cordialità e simpatia.
Photo: Daniele Vinci